NICKEL-TESTED
COSMETICI E MAKE-UP A PROVA DI ALLERGIE
Sentiamo sempre più spesso parlare di cosmetici nickel-tested e nickel free, ma cosa indicano queste diciture? In che modo possiamo fare scelte sempre più consapevoli nei nostri acquisti?
Facciamo un passo alla volta e capiamo insieme cos’è il nichel e in che modo può essere presente nei cosmetici.
Cosmetici nickel-tested, cosa vuol dire
Per capire come vengono definiti i cosmetici nickel-tested, dobbiamo innanzi tutto capire cos’è il nichel.
Il nichel è un metallo presente in natura, un importantissimo componente naturale delle piante, fondamentale per il loro metabolismo. Per questo è presente nel cibo che ingeriamo, in percentuali diverse a seconda del terreno su cui viene coltivato, e lo ritroviamo anche nel nostro corpo.
Per quanto riguarda i cosmetici, il Regolamento (CE) 1223/2009, entrato in vigore nel 2013, presenta la normativa europea che pone l’obiettivo di garantire un più alto livello di tutela della sicurezza del consumatore. In base a questo regolamento, il nichel è un ingrediente vietato nella formulazione dei cosmetici.
Questo vuol dire che nessun cosmetico può avere tra i suoi ingredienti principali il nichel, ma essendo questo presente in natura può, per legge, essere contenuto solo in tracce (quindi in piccolissime percentuali) nei cosmetici.
Nickel-tested e nickel-free, cosa cambia
Cosa cambia allora tra cosmetici nickel-tested e cosmetici nickel-free?
Diciamo subito che la dicitura nickel-free è errata. Proprio perché il nichel è un elemento presente in natura, non è possibile eliminarlo al 100% dalle composizioni, cosmetiche e di qualsiasi altro tipo. Dire che un prodotto è nickel-free è quindi solo ed esclusivamente un’azione di marketing, senza alcun fondamento scientifico.
Vengono invece definiti nickel-tested quei cosmetici che sono stati sottoposti a test specifici per determinare la percentuale di metallo presente nella composizione, e per questo vengono certificati nickel-tested. Nelle etichette di questi prodotti infatti, accanto alla certificazione, viene di solito riportato il valore di nichel riscontrato (ad esempio: 1 ppm, la sigla sta per 1 parte per milione, ovvero 1 mg/kg = 0,000001).

Percentuale di nichel per soggetti allergici
A livello europeo la soglia superiore di tracce di nichel che possano essere presenti nei cosmetici non è definita, ma per l’Istituto Superiore di Sanità non deve superare le 10 parti per milione (ppm).
Il valore massimo di nichel contenuto nei cosmetici certificati nickel-tested è di 5 ppm.
In generale, per le persone particolarmente sensibili al nichel però, si consiglia l’utilizzo di cosmetici con ppm < 1. Questo perché dai test svolti su pelle irritata di soggetti sensibilizzati, con test occlusivo di 48H, oltre il 90% dei soggetti non reagisce a concentrazioni inferiori a 1ppm (1 mg/kg = 0,000001), che può quindi essere definita una soglia ottimale per i soggetti allergici.
Nickel-tested, addio allergie
Grazie alla bassissima concentrazione di nichel presente in tutti i cosmetici e i prodotti per il make-up certificati nickel-tested, anche i soggetti più allergici possono non rinunciare alla propria routine di bellezza.
Circa il 20% della popolazione femminile infatti, e tra il 2% ed il 10% di quella maschile, manifesta una ipersensibilità al nichel. La sensibilizzazione avviene di solito nel tempo, a causa di contatto prolungato con oggetti che contengono elevate quantità di nichel, oppure (più raramente) per inalazione o ingestione tramite cibi o acqua.
Una volta sensibilizzati comunque, un successivo seppur lieve contatto con il metallo o con prodotti che lo contengono provoca una vera e propria reazione allergica, spesso sottoforma di rush cutaneo, con arrossamento, prurito e piccole bollicine localizzate.
Scegliendo cosmetici nickel-tested potrai seguire la tua beauty routine senza pensieri, da creme giorno a creme corpo, dai mascara ai lipstick.
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